GIOVEDI' SANTO - Pellegrinaggio dei "Pappamusci" ai Sepolcri


La Confraternita di Maria SS. del Carmine gode da secoli del privilegio di effettuare il Pellegrinaggio per le chiese di Francavilla Fontana per visitare i Sepolcri, dal pomeriggio del Giovedì Santo fino al pomeriggio del Venerdì Santo.
Questa è una pratica religiosa propria dei Padri Carmelitani che, quando erano in Terra Santa, accompagnavano i pellegrini a visitare i luoghi della Passione di Cristo. Questa usanza non è solo francavillese ma la si trova in alcuni paesi dove sono stati i Padri Carmelitani.
A distanza di secoli questa tradizione è ancora viva e ogni anno vede la partecipazione di un gran numero di francavillesi, molti dei quali, trasferitisi altrove, tornano ogni anno per partecipare attivamente a questa pratica religiosa.
Nel passato, precisamente nel 1837, il diritto a questo privilegio fu contestato dalla Confraternita del SS. Crocifisso, ma grazie all’interessamento degli Amministratori, Ferdinando II Re di Napoli lo attribuì soltanto alla Confraternita di Maria SS. del Carmine.
I pellegrini indossano il camice bianco, finemente ricamato, stretto alla vita da un cingolo, simbolo del sacrificio, un grande scapolare con la scritta “DECOR CARMELI” e la mozzetta colore panna; hanno il viso coperto dal cappuccio e sulla testa un cappello da pellegrino ed impugnano con una mano il bordone e con l'altra il rosario. Recitata la preghiera nell’Oratorio della Confraternita, dove dove è esposta la statua della Madonna, a piedi scalzi escono a due a due, si immettono in Via S. Francesco e si recano nelle diverse chiese dove vi sono i “Sepolcri” per adorare l’Eucarestia posta nel Repositorio.


Restano in ginocchio fino all’arrivo di un’altra coppia di pellegrini che si annunzia col battere del bordone sul pavimento. Dopo aver salutato in ginocchio il Santissimo Sacramento, le due coppie si alzano, si mettono di fronte e si scambiano il saluto incrociando le braccia; quindi la prima coppia esce e si reca in un’altra chiesa dove ripete la stessa cerimonia.
Se, per strada o all’uscita dalla chiesa, incrociano un’altra coppia, si salutano tra di loro e, lentamente, continuano il cammino, recitando il rosario e tenendo per strada un contegno di grande fede.
Al passaggio dei “Pappamusci” per la piazza centrale del paese (piazza Umberto I) l’arrivo di ciascuna coppia viene salutato da due musicanti con corno e trombone che eseguono una tradizionale nenia funebre detta “Lu Perè”, tramandata da secoli.
Terminato il giro, fatto secondo un preciso itinerario, i  “Pappamusci” ritornano nell’Oratorio della loro Confraternita.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione sulla base di notizie tratte dal web.
- Foto (1) tratta dal sito www.settimanasantainpuglia.it, foto (2) a cura di Cosimo Camarda, foto (3) tratta dal sito www.lasettimanasanta.it, foto (4) tratta dal web.